Intervista agli ETERNAL WHITE TREES

Intervistiamo oggi i gothic-doom metallers siciliani Eternal White Trees, freschi di debutto per My Kingdom Music, col loro “The Summer That Will Not Come“, di cui trovate la recensione a questo link. Buona lettura!
1 – Ciao e benvenuti! “The Summer That Will Not Come” è un album a nostro avviso classico nel suo essere gothic metal, ma risulta non troppo standardizzato. Come siete arrivati a questo risultato?
EWT: Ciao e grazie a voi! L’album è frutto della nostra unione di Amici, ma anche musicisti che nel corso delle decadi hanno avuto modo di fare innumerevoli esperienze, sia con i progetti personali ancora attivi, sia con quella maturità sonora che acquisisci andando avanti. Il nostro riunirci costante permetteva di scrivere quello che ci veniva in mente nella maniera più spontanea, indissolubili, ricercavamo quei momenti per noi al di fuori dei personali impegni, ed eccoci qui. Un lavoro che meritava di essere portato alla luce.
2 – Vogliamo parlare dell’artwork di copertina che accompagna il vostro nuovo album?
EWT: Il lavoro del grafico Valerio Pasquini rappresenta quello che avevamo in mente. Dare a primo impatto, prima del sound, una sensazione di pace e quiete ma allo stesso tempo malinconia con quel velo di nebbia attorno, il tutto immerso nella solitudine più totale, doveva riportare lo stato d’animo, quello nascosto, di ogni ascoltatore e dargli vita attraverso il nostro sound.
3 – Parlateci un po’ della vostra carriera musicale in pillole, dagli inizia ad oggi.
EWT: Come detto prima, suoniamo insieme da una vita, il nostro riunirci è sacro, raccontarci di cosa abbiamo fatto negli anni con varie band, progetti personali attivi e riconosciuti (Lord Agheros, Fear of Eternity, etc…) ma alla fine, come ogni fine settimana, quei tre amici lasciavano tutto fuori la porta per qualche ora e davano frutto alle loro idee messe insieme, nella maniera più naturale possibile, senza nessuna forzatura o ricerca spasmodica di qualcosa di assurdo.
4 – State già pensando ad un nuovo album?
EWT: E se ti dicessi che è quasi ultimato?
5 – Come reputate la scena rock/metal italiana odierna?
EWT: Che sia in Italia, Grecia o Lapponia, il tempo scorre, il suono si evolve, a volte fino a diventare forzato, credo che anche i gruppi più storici seguano un filone che li porti a seguire la corrente, ecco perché sono sempre alla ricerca di chi, come noi, ancora riesca a regalare emozioni attraverso la sua musica, senza clichè o forzature sonore al passo coi tempi.
6 – In cosa pensate di distinguerti dalla massa? C’è un aspetto particolare che vorreste evidenziare?
EWT: La nostra consolidata unione e simbiosi, dirvi come componiamo ha del surreale, tutto semplicemente genuino e spontaneo appunto. Un rapporto che dura da molteplici decadi e che mi auguro rimanga così per come è sempre stato.
7 – Quali sono le vostre influenze musicali e che peso hanno sul vostro sound?
EWT: Come detto innumerevoli volte, siamo stati fortunati nell’essere nati in un periodo dove nascevano generi e che nel corso degli anni hanno subito trasformazioni, contaminazioni e influenze, quindi ritrovarsi oggi con un bagaglio così ampio per le orecchie e l’anima non ha proprio prezzo.
8 – Ultime parole libere. Grazie di essere stati con noi. Un saluto!
EWT: Grazie a voi per l’invito e continuate l’ottimo lavoro! Seguiteci e soprattutto ascoltate il nostro album su https://album.link/EWT_summer e fateci sapere cosa ne pensate. Sono certo che sarà un bel viaggio.
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