Intervista agli HOLE IN THE FRAME

Intervistiamo la band molisana Hole In The Frame, che sta pubblicando una serie di singoli e videoclip che anticipano la pubblicazione del loro terzo album di imminente uscita intitolato “Frame Of Mind!. La parola alla band!

1 – Ciao e benvenuti! “Oppression” è uno dei vostri ultimi video e singoli. Parliamone!

Ciao a tutti e grazie per questa intervista! Oppression è un brano che fa parte del nostro ultimo album intitolato Frame of mind. In questo lavoro cerchiamo di interpretare alcuni stati d’animo e sensazioni con le quali dobbiamo avere a che fare ogni giorno. Oppression, in particolare, parte dalla voglia di comunicare uno stato d’animo in conflitto tra ciò che ci assorbe e distrugge lentamente ogni giorno immersi, purtroppo, in questo sistema corrotto e abitudinario e la voglia di essere liberi.

2 – Di cosa tratta il testo di “Oppression”?

Oppression parla del disagio attuale dell’uomo, ovvero della sopraffazione da parte del sistema odierno nei confronti di una società che corre senza rispetto per la natura, perché troppo concentrata nella routine quotidiana, annullando le proprie aspettative e la propria visione delle cose. Ma Oppression è anche una protesta e una risposta a tutto questo infatti, nonostante tutto, “l’uomo Hole” reagisce e combatte.

3 – Parlateci un po’ della vostra carriera musicale in pillole, dagli inizi ad oggi.

Ci siamo formati nel 2014, davanti ad un caffè in un bar nel centro di Campobasso. Eravamo Nicola (bassista), Danilo (cantante) e Stefano (chitarra). Come vedete, a distanza di tanto tempo, noi tre siamo ancora qui, sempre più uniti nell’amicizia e nella musica.  Nel corso degli anni abbiamo collaborato con diversi musicisti che a modo loro hanno aiutato a  plasmare il genere che suoniamo oggi. Nel 2015 abbiamo presentato il nostro primo lavoro.  L’album intitolato “My Empire of Dirt” è stato pubblicato in concomitanza con il videoclip della traccia “Rock Stone”. Nel 2019 è stata la volta di “No Rest For Soulless” il nostro secondo album el quale ci siamo avvicinati ad un sound e uno stile più sperimentale. Nel frattempo, non sono mancate le esibizioni live delle quali abbiamo anche un discreto materiale video e audio pubblicato sui nostri canali. Attualmente abbiamo realizzato diversi singoli che faranno parte del nostro terzo album “Frame of Mind”

4 – State già pensando ad un nuovo album, ep, o quello che sarà?

Abbiamo in cantiere molte idee che stanno prendendo forma. A breve usciranno altri singoli che faranno parte dell’album Frame of mind e almeno altri due videoclip come per Oppression. Continuate a seguirci!

5 – Come reputate la scena metal italiana odierna?

Credo che stia scemando sempre più. Il metal in Italia è poco seguito o comunque il pubblico è più presente per generi estremi ma poco aperto ad ascoltare sperimentazioni.

6 – In cosa pensate di distinguervi dalla massa? C’è un aspetto particolare che vorreste evidenziare?

Posso dire autenticità? O è troppo scontato? A parte gli scherzi credo fermamente che gli Hole in the Frame siano autentici. Quello che avviene sul palco non è qualcosa di costruito al fine di accaparrarsi qualche fan o like in più. Certo, ci prepariamo per essere al meglio, per suonare al meglio ma di fatto se un fan ci incontra per strada abbiamo la stessa vitalità e trasparenza che portiamo sul palco. Una cosa che reputiamo importante evidenziare è che oltre ad essere una band siamo anche una famiglia. Ci conosciamo da quando eravamo bambini, siamo cresciuti insieme e abbiamo affrontato le stesse esperienze in ambito di “strada” e musicale/professionale. Questo ci dà la possibilità di capirci al volo, in sala prove e sul palco.

7 – Quali sono le vostre influenze musicali e che peso hanno sul vostro sound?

Sicuramente metal, punk e hard-rock hanno dato vita al nostro genere, proprio perché è un crossover tra stili diversi. Ci avviciniamo a band come Pantera, Metallica e Dream Theater. Il nostro sound è segnato dal carattere ruggente delle chitarre con un ritmo andante e ridondante di batteria e basso, il tutto avvolto da un energica voce che alterna puliti e ‘scream’ rendendo il sound molto potente.

8 – Ultime parole libere. Grazie di essere stati con noi. Un saluto!

Grazie a voi ragazzi è stato un piacere e speriamo di tornare presto a parlare di qualche nuovo lavoro. Rock on!!

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