Intervista ai CRIMINAL MADHOUSE CONSPIRACY

Ospitiamo sulle nostre pagine gli esordienti romani Criminal Madhouse Conspiracy, recensiti su questo sito poche settimane fa. La parola alla band.
1 – Ciao e benvenuti! “Criminal Madhouse Conspiracy” è il vostro debutto…Parliamone!
Ciao e grazie per l’intervista! Reputiamo che i brani che compongono CMC siano un ottimo compendio dello stato attuale della band: ci sono più o meno tutti i linguaggi del metal che al momento volevamo suonare. Ovviamente il disco serve a dare una fotografia del nostro suono attuale, ma stiamo già
guardando al prossimo capitolo.
2 – Vogliamo parlare del bellissimo artwork che accompagna il vostro nuovo album?
Dopo una serie di artisti interpellati, la scelta è ricaduta su Mauro Alocci, ottimo illustratore e concept artist. Siamo riusciti, dopo una serie di incontri, a far incontrare le nostre idee con le sue. Il risultato ci soddisfa molto, seppur non sia una copertina da sturm un drang, volevamo invece fosse il più
rappresentativa possibile, che non lasciasse dubbi sul nostro monicker e sull’immaginario dietro band.
3 – Parlateci un po’ della vostra carriera musicale in pillole, dagli inizi ad oggi.
“Prima del disco c’è stato parecchio “rodaggio”. Prima di suonare coi CMC tutti noi venivamo da esperienze musicali diverse o comunque suonavamo con altre bands nel contempo,quindi c’è voluto un po’ per trovare la giusta alchimia. Ci sono voluti quasi 2 anni per portare i brani dallo stato di demo a
quello di un disco professionale. Dopo un po’ abbiamo cominciato a guardarci intorno cercando tra le nostre conoscienze (e non) qualcuno adatto per registrare i nostri pezzi e che ci aiutasse a definire il suono in sede di registrazione. Il primo di questa trafila è stato Giacomo Serri che col suo studio mobile (o meglio, portatile!) abbiamo registrato 3 tracce che poi sarebbero finite sul disco. Diciamo che come primo tassello è stato molto utile, tecnicamente. A distanza di più di un anno siamo venuti a contatto con Federico e Daniele del Side Studio. Da lì, poi il disco.
4 – State già pensando ad un nuovo album?
Sì, e siamo già all’opera! Ovviamente sarà una naturale evoluzione del nostro sound e sicuramente ancora migliore sotto ogni punto di vista.
5 – Come reputate la scena metal italiana odierna e in particolare quella estrema?
“La scena nostrana, a livello di produzioni, è incredibilmente varia e di livello a volte molto alto. Un abisso rispetto già 15/20 anni fa. Come al solito, tanta qualità però non corrisponde ad un riscontro di pubblico che, se è vero da un lato rimane il più attento e attivo negli ascolti, rimane relegato a quei pochi che bazzicano l’underground. Diciamo “underground” perché ben poche bands estreme dello Stivale riescono ad uscire da questo status.
6 – In cosa pensate di distinguerti dalla massa? C’è un aspetto particolare che vorreste evidenziare?
Non pensiamo di essere completamente fuori dagli schemi. Però rispetto a bands molto più brave tecnicamente di noi, abbiamo delle vere e proprie “canzoni”, brani con testi e melodie che, per chi viene a vederci dal vivo, possono facilmente essere ricordate. Insomma sì, siamo molto convinti della bontà dei nostri pezzi!
7 – Quali sono le vostre influenze musicali e che peso hanno sul vostro sound?
Come molte band, ognuno di noi ha le sue influenze derivanti gli ascolti individuali, ma ci sono comunque band e generi che abbiamo in comune. C’è comunque tra di noi una leggera “distanza” musicale dovuta appunto ai generi preferiti o agli stili musicali studiati, oppure dalle esperienze maturate in seguito alle militanze in questa o quell’altra band. Questa “distanza” in realtà è un’ottima arma che rende ancora imprevedibile il nostro sound, prendendo gli elementi più disparati da questo o quello stile pur restando sul nostro terreno comune: molto thrash e death!”
8 – Ultime parole libere. Grazie di essere stati con noi. Un saluto!?
“Ci risentiremo presto. Il debutto è stato un punto di partenza, non certo d’arrivo! Grazie a voi per l’intervista e…ci vediamo ovviamente in qualche pub o venue.
By Redazione