Recensione: “Primary Colours PT.II: The Blue” l’album dei pugliesi Banana Mayor

E’ uscito lo scorso 19 Ottobre “Primary Colours PT.II: The Blue” nuovo album dei pugliesi Banana Mayor targato Triple A EventsRecords.
Numerosissimi gli avvicendamenti riguardanti i componenti della band in questione, che dal 2006 (anno di formazione) ad oggi ha dovuto fare i conti con abbandoni, rimpiazzamenti e cambi di formazione vari, fino ad arrivare all’attuale line up: Stefano Capozzo (voce), Alberto Pinto (chitarra), Alessio Amatulli (basso), Alessandro Fornari (batteria).
Stando alle parole dei quattro musicisti, l’album appena sfornato rientra nel cosiddetto “secondo capitolo della trilogia dei colori“, lasciando intendere come alla base di esso ci sia un progetto di continuità compositivo/tematica a lungo termine, avviato nel precedente “Primary Colours PT.I: The Red” (2016).
Non c’è dato ancora sapere quale sarà la tappa conclusiva di questa visione tricromatica (che verosimilmente – spoiler alert! – si concluderà col giallo) ma è sicuro che se il sopracitato “Primary Colours PT.II: The Red” sia stato uno spartiacque fondamentale per quel che riguarda la proposta musicale dei Nostri – un approdo definitivo presso lidi stoner rock, post-rock e psichedelia – il nuovo “Primary Colours PT.II: The Blue” ne definisce l’ulteriore conferma, pur aggiungendo qualche novità frutto (anche) dell’ingresso al basso, di Alessio Amatulli.
Parlando di novità, appunto, non possiamo non riconoscere a “Blue Men” (titolo perfettamente “in tinta” con l’album) uno dei momenti più innovativi di questo disco: la delicatezza dell’Indie, unita alla grinta di un riflesso Alternative, sono rese affascinanti dal sottile mood Blues che emerge quando meno te l’aspetti. Pure la lunga “Night Owl” è cosparsa di blue notes questa volta presenti sin dalla lenta partenza in sordina, salvaguardate perfino durante le pesanti martellate grunge/stoner, a dettar legge nella seconda metà del brano; mentre “Shades of Dawn” dimostra che per quanto ci si possa sentire incavolati, frustrati, affranti, depressi, delusi o disillusi, nessun espediente chimico/farmaceutico potrà mai avere lo stesso effetto positivo suscitato dai watt esagerati di un fuzz elettrico, accompagnati dall’impeccabile groove hard-rock 70iano.
Allora, visto che ogni tentativo di ricercatezza è stato messo momentaneamente da parte, continuiamo a farci travolgere da qualcosa di tanto potente quanto old school, e lasciamo che “Out of My Shell” faccia il suo: uno stoner grezzo, polveroso e giustamente Rock’n’roll.
Resti detto tra noi: ma che voce sporca tira fuori Stefano Capozzo quando decide di spingere? Strabiliante!
Il crescendo a fasi alterne di “Bitter Smile” è un vasto dispiegamento di forze pescate dallo stoner, il grunge, lo psych e l’alternative; di certo non delude ma il rischio di dilungarsi è alto, soprattutto nell’ultimo minuto e mezzo del brano.
Siamo a “The Scarecrow Walks at Midnight” pezzo fra i più riusciti del lotto (seppur la voce a tratti sia incerta) in quanto l’amalgama sonoro-musicale si mantiene solido e compatto per tutta la sua durata – a dispetto di una moltitudine di incursioni riconducibili ai generi che abbiamo menzionato fin qui – sopravvivendo anche alla superba svolta del minuto 3:25, l’epicentro di un terremoto grunge che i Banana Mayor non hanno problemi ad assecondare.
La successiva “Fall in Blue” è costruita attorno alla successione di una strumentale dai toni lì per lì delicati, seguita da ruvide schegge di natura Indie rock; così così il risultato finale complessivo, anche se il cantato in stile Britpop rimane in testa già dopo il primo ascolto.
Registrato tra il 2018 e il 2019 presso le Officine Musicali di Castellana Grotte (BA) e realizzato con il patrocinio di Programmazione Puglia Sounds Record 2019, l’album ha un sound vivo, poco artificioso ed imperfetto dovuto probabilmente alla volontà di tenere in vita quell’ ideale filo conduttore tra performance on-stage e produzione in-studio che a noi piace tanto – e, a questo punto, anche alla band.
Un bel passo in avanti per i pugliesi Banana Mayor, in continua crescita verso il raggiungimento di una riconoscibilità sicuramente più a fuoco dopo questo “Primary Colours PT.II: The Blue”, album in cui i Nostri hanno riversato buone dosi di personalità, creatività e ricerca. L’ascolto non mente ed il risultato è godibile.
Reviewer: Gianfranco Catalano