Intervista ai CHRYSARMONIA

Il progetto CHRYSARMONIA nasce a metà 2017 da un’idea dei quattro musicisti: Vania Guarini (compositrice, autrice e voce), Fabio Chiappella (batteria), Davide Paggiarin (chitarre) e Simone Pampuri (basso). Già cover band “5 A CASO” da quasi un decennio, i quattro decidono di dare spazio a qualche inedito composto dalla vocalist Vania, proponendone alcuni durante i loro concerti e ricevendone critiche positive. Sollecitati da questo interesse, decidono quindi di dare più spazio alla loro creatività, concentrandosi nella realizzazione dei loro brani. Vania realizza in prima battuta i brani (musica e testi). La cantante compone melodie, armonie e strutture basandosi sulla sua voce tipicamente soul, accompagnandosi al pianoforte o con la chitarra acustica. È ispirata particolarmente dalle caratteristiche dei suoi compagni che conosce intimamente. Infine, la creatività individuale dei singoli durante gli arrangiamenti, crea un mix particolare difficile da ingabbiare in un preciso genere.
1 – Chrysarmonia, spiegateci la scelta del nome.
Ci siamo sempre identificati in qualcosa che si evolve continuamente. Un continuo vita-morte-vita inesauribile, ideale che si ritrova anche nei nostri brani, nella musicalità. Ecco perché la Crisalide (Chrysalis in inglese) ed ecco perché Armonia, che per noi non ha solo un significato musicale ma di rapporto. Fra noi c’è davvero moltissima Armonia: totalmente diversi caratterialmente ma complementari nel gruppo, tanto da formare un unico essere. Anche questo si può facilmente percepire nella nostra Musica.
2 – Che messaggio vuol mandare la band con questo nuovo album?
Più che un solo messaggio questo Album è un viaggio dentro le vostre emozioni. Cantiamo di vita, morte, passione, gioia, sofferenza, dolore, sogni. Tutto quello che ci definisce UMANI è sempre riportato nelle nostre canzoni, e “Fly Me To The Sun” Album racchiude delle esperienze che prima o poi tutti provano sulla loro pelle. Aspiriamo a sentirci dire da ogni ascoltatore: “Hey! Ma questa canzone parla di me!”
3 – Prima i testi o la musica?
Più che “testi” diremmo “argomento”. Possiamo decidere a priori di voler fare un brano sulla “lussuria” per esempio, e partire dalla Musica per poi completare il tutto con il testo. Può però capitare che un giro di basso, o di chitarra, diano il via a un’improvvisazione dell’intera band, voce inclusa, e che si decida poi come svilupparla. Per esempio “Falling Down” e “Hey” sono nate proprio così.
4 – Sembrerebbe che il nero sia il vostro colore preferito!
Confermiamo: Il Nero e anche il Bianco, con le loro mille gradazioni e sfumature. Ci sentiamo a nostro agio nella semplicità, nell’essenziale del bianco e nero. Fronzoli e travestimenti non fanno per noi; anche per l’età che abbiamo, pensiamo che un profilo elegante ma semplice, ci rappresenti meglio. Anche il nostro logo è bianco su fondo nero, un positivo e un negativo, come il TAO, il bene e il male. Un binomio che ci rappresenta dall’inizio.
5 – Quanti brani avete lasciato fuori da questo album?
Abbiamo lasciato fuori 3 brani già completi e almeno altri 5 brani al 70%. Dovendo sceglierne 12 abbiamo privilegiato quelli più attinenti fra loro. Durante i live però un paio li suoniamo ugualmente, anche se non sono stati ancora editati.
6 – Scelta obbligata!! Cosa cambiereste del vostro lavoro e perché!
Ovviamente non si è mai soddisfatti al 100% di un album, le varianti sono tantissime e anche le persone che ci hanno lavorato. Però possiamo dire che abbiamo fatto il nostro meglio con quelle che erano le nostre risorse tecnico-artistiche e soprattutto economiche. Non avremmo potuto fare di più. Sicuramente in futuro potremo avere un pensiero diverso, perché siamo certi che possiamo ancora migliorare su diversi fronti. Intanto stiamo già lavorando sul nuovo “viaggio”, una gran bella sfida per noi, ma ve ne parleremo solo verso fine 2023.