Intervista agli HALF LIFE

1 – Ciao e benvenuti! “Like A Jungle” è un album a nostro avviso molto valido, pur nella sua classicità. Come siete riusciti a realizzare un album così interessante e maturo?
Ciao ,grazie per questa intervista e sono molto felice che vi sia piaciuto il nostro album, sai quando si propone un prodotto come dici tu così classico in una scena musicale dove tutto è così innovativo, sperimentale e sempre estremamente perfetto, si rischia di suscitare qualche perplessità in chi ascolta. La realizzazione di “Like A Jungle” è avvenuta in maniera molto naturale, non pianifichiamo mai a tavolino se una canzone o un disco deve suonare in questa o quest’altra maniera. Solitamente siamo io e Gianluca (il nostro bassista) a sviluppare delle idee che poi proponiamo al resto della band e solo se convincono tutti vengono portate avanti. Da quel momento in poi tutta la band da il proprio contributo per far si che il pezzo risulti il più potente possibile, alla fine è questo che chiediamo alla nostra musica, a noi non interessa fare sfoggio di chi sa quali doti tecniche se non quelle necessarie alla buona riuscita del pezzo, tutto quello che facciamo dalla melodia della voce all’assolo di chitarra è indirizzato a far si che la canzone in questione sprigioni energia da tutti i pori. Questa è la nostra visione di Heavy Metal ed è così che è nato “Like A Jungle”. Se ci siamo riusciti non lo sappiamo ancora, questo sta a chi ascolterà l’ album deciderlo.

2 – Vogliamo parlare dell’artwork di copertina che accompagna il vostro nuovo album?
Certo, la copertina di “Like A Jungle” come quella del nostro precedente EP “I’ve Got To Survive” sono state realizzate dalla nostra amica e grafica professionista D’aria Cognigni. Avevamo bisogno di una copertina per il nostro primo lavoro, gli abbiamo dato alcune indicazioni guida e ci ha proposto questo personaggio, ce ne siamo innamorati subito, è fuori dagli schemi e ha un qualcosa di inquietante così abbiamo deciso che sarebbe stata la nostra mascotte (lo so, è un cliché, ma a noi piacciono i cliché, così eccola apparire anche su “Like A Jungle” immersa in una giungla e circondata da predatori nascosti tra i rami che è un po’ il “concept” del nostro album, in qualche maniera siamo tutti prede braccate da predatori in quella giungla che è la vita. Ora che ci penso, visto che si parla di cliché, non gli abbiamo ancora trovato un nome, dobbiamo provvedere.

3 – Parlateci un po’ della vostra carriera musicale in pillole, dagli inizia ad oggi.
Le nostre esperienze musicali hanno le loro radici negli anni novanta dove ognuno di noi ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica. Abbiamo tutti militato in altri gruppi che si muovevano sempre nel circuito della musica metal quali November Leaf, Betelgeuse, Snuffx, Soundproof, Frozen Flowers, Darkonauta e Mizar. Proprio dalle ceneri di questi ultimi nascono nel 2015 gli Half Life. Abbiamo iniziato facendoci le ossa come cover band di gruppi storici hard rock e metal (Iron Maiden, Judas Priest, Saxon, Europe, Ozzy), avevamo un repertorio di cover di circa 3 ore e quella era la durata media dei nostri concerti e ne abbiamo fatti tanti (più che farcele le ossa ce le siamo spaccate). Nel 2018 abbiamo iniziato a comporre i pezzi che sono poi finiti nel nostro primo EP “I’ve Got To Survive” distribuito sempre da Club Inferno ENT.. Dopo la pubblicazione del’ EP sono seguiti molti concerti poi lo stop improvviso dovuto al covid19 al quale però siamo sopravvissuti approfittandone per lavorare al nuovo album. Subito dopo la pandemia abbiamo iniziato a registrare il nuovo materiale ma ci siamo dovuti fermare di nuovo a causa di un cambio di line up, il nostro vecchio cantante Andrea Lippi ha dovuto abbandonare il progetto. Andrea è stato poi sostituito in pianta stabile da Alessandro Minervini già impegnato con i “Solution No.7”, un progetto Rock acustico dove ora milito anche io. Dopo un periodo di rodaggio live della nuova formazione abbiamo finalmente finito le registrazioni qui in Italia, mentre per mix e mastering ci siamo affidati a “Sügis Productions Studio” in Estonia che hanno fatto veramente un ottimo lavoro.

4 – State già pensando ad un nuovo album? 
Si certamente, abbiamo iniziato a lavorare su alcuni riff in sala prove anche se siamo molto impegnati ad organizzare concerti per promuovere il nuovo album che in questo momento ha la priorità. Come dicevo abbiamo appena iniziato a lavorare su materiale nuovo quindi non so dirti di preciso che direzione prenderà, l’unica cosa di cui sono sicuro è che non abbiamo nessuna intenzione di pigiare il freno e continueremo a tirare mazzate sempre più forti.

5 – Come reputate la scena rock/metal italiana odierna?
Beh direi che è viva e vegeta, ci sono una miriade di band di ogni genere e sotto genere che propongono composizioni e produzioni che non hanno niente da invidiare agli altri paesi. In questi ultimi anni abbiamo fatto molti concerti e abbiamo avuto l’onore di dividere il palco con diverse band e ci siamo resi conto che c’è un mondo da scoprire nel nostro underground, abbiamo la nostra vecchia guardia che è attiva dagli anni ottanta e continua a tirare mazzate che è una bellezza, poi ci sono le nuove leve che non sono da meno e di tutti i generi, Power, Thrash, Black, Death, Doom, Progressive e chi addirittura riesce a mescolare tutti questi generi. C’è veramente molto talento nel nostro paese e sta a noi valorizzarlo e divulgarlo al meglio. Tutto sommato credo che stiamo facendo bene.

6 – In cosa pensate di distinguervi dalla massa? C’è un aspetto particolare che vorreste evidenziare?
Questa è difficile, addirittura distinguerci dalla massa sarebbe un po’ pretenzioso, anche se uscire con un progetto così primordiale è sicuramente una mossa coraggiosa (o sconsiderata staremo a vedere), forse è proprio questo l’aspetto che più ci rappresenta, non pensiamo a rivoluzionare ad innovare o sconvolgere il mondo della musica che è già sconvolto di suo, questo non vuol dire che lasciamo tutto al caso, anzi siamo molto esigenti con noi stessi, ma il risultato finale che vogliamo è proprio quello che trovi su “Like A Jungle” puro Heavy Metal, potenza e passione.

7 – Quali sono le vostre influenze musicali e che peso hanno sul vostro sound?
Come si dice “sei quello che mangi”, diciamo che non siamo più dei baldi giovani :-), quindi è inevitabile essere legati ai grandi nomi del passato, la NWOBHM, e tutto il rock/metal degli anni ottanta e novanta e questo chiaramente ha un impatto notevole sulla nostra musica, è un processo naturale, se la tua idea di sound si forma in una certa situazione è normale che in fase compositiva ne vieni anche inconsciamente influenzato. Questo non significa che non siamo aperti alle novità, siamo continuamente sottoposti a musica di ogni genere è impossibile no farsi influenzare.

8 – Ultime parole libere. Grazie di essere stati con noi. Un saluto!
Grazie a voi per lo spazio dedicato, grazie a chi ci sostiene e sostiene l’ underground che è tanta tanta roba!

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