STARGENESIS “Distress Call From Earth” (Recensione)

Seconda fatica discografica per i progressive rock/metallerrs Stargenesis, intitolato “Distress Call From Earth”. Parliamo di un concept album dove vengono trattati temi come l’Intelligenza Artificiale, il controllo sociale, l’abuso di droghe, il cinismo ma anche la speranza, il sogno di una nuova era…Insomma, il tutto si fa molto interessante e la domanda che mi pongo è: sarà riuscita questa band ad affiancare a questo ricco concept una musica altrettante ricca? La risposta è indubbiamente positiva.
Partiamo dal presupposto che non siamo di fronte ad uno di quei pallosi album di progressive metal dove ci si perde tra i meandri di note troppe volte sparate a caso e per puro esibizionismo. Qui invece veniamo da subito accolti con una canzone molto triste ed evocativa come “Welcome To Earth”, che si regge su un quattro quarti semplice e dove la voce di Valeriano De Zordo si fa apprezzare per una timbrica potente e al tempo stesso dotata di buona estensione.
Successivamente abbiamo “A.I. Storm”, che entra nel vivo dell’album con veemenza. A mio avviso questa band propone un AOR/hard rock, dove di tanto in tanto si sfocia nel prog metal puro. Le tastiere in questo brano si mettono in evidenza e tanti sono i cambi di tempo, ben enfatizzati dalla batteria ottima di Michele Vissani. Il brano ha un bel tiro, ma la voce, spesso doppiata e avvolgente, è sempre molto melodica, anche quando le chitarre ruggiscono maggiormente, come anche in brani come “Bad Propaganda”, “The Dream Of A New Era” e “Checkmate”.
Di contro abbiamo tante tracce dove la potenza si vede col binocolo, ma questo non è necessariamente un male, perchè la qualità non cala mai. Sicuramente pezzi come “Clinically Alive”, “Your Next Dose”, “What If” “The End Of Humanity”, “Honor Guard Salute” rappresenteranno la croce e delizia di molti ascoltatori. Si rasenta quasi il concetto di pop rock ballad per alcuni episodi, ma lo spettro di una band come i Queensryche, anche in questi momenti è palese, quindi gli amanti del prog a tutto tondo non hanno molto di cui preoccuparsi…
La title track è suddivisa in due capitoli: “Distress Call From Earth (Pt.1)” e “Distress Call From Earth (Pt.2)”. Nella prima parte abbiamo degli archi e delle tastiere in primo piano e una assenza totale di voce, e quindi potremmo dire che questo episodio funge quasi da introduzione naturale per la seconda parte, che è una canzone molto bella e puramente progressive che chiude nel migliore dei modi un album melodico, complesso e intelligente.
Recensione a cura di Mario “The Rocker” Giusfredi
Tracklist:
01.Welcome To Earth
02.A.I. Storm
03.Your Next Dose
04.Bad Propaganda
05.The End Of Humanity
06.What If
07.The Dream Of A New Era
08.Honor Guard Salute
09.A New Hope
10.Checkmate
11.Cinically Alive
12.Distress Call From Earth (Pt.1)
13.Distress Call From Earth (Pt.2)
14.Our Future