MONOLITHE “KOSMODROM” (RECENSIONE)

I francesi Monolithe ribadiscono l’ottimo stato di salute del doom metal grazie ad un nuovo album che non lascia dubbi in proposito. Questa band non è nata ieri, esiste da più di venti anni e ha una certa frequenza nel rilasciare materiale, segnali che denotano una forte volontà oltre che una vena creativa molto spiccata da parte di questi sette (???) musicisti.

Canzoni che squarciano il cielo con chitarre opprimenti e tastiere atmosferiche, questa la ricetta di base, oltre che una propensione per il dilatarsi del tempo che si traduce in canzoni che vanno dai dieci ai ventisei minuti di durata. Il loro doom metal è però di stampo classico, non ha influenze, come spesso accade, nello stoner, nello sludge o altri generi. L’unica inflessione che si intravede ogni tanto è quella funeral-doom, ma in generale anche questa è poco calzante nel caso dei Monolithe, che suonano molto diversi, per esempio, da una band come i Nortt.

Sono buonissimi gli inserti di voce femminile che caratterizzano la prima traccia, “Sputnik-1”, come è molto bello sentire la band che flirta con la psichedelia nella conclusiva e lunghissima “Kosmonavt”. Insomma questa band ci ha stupito in positivo, ma allo stesso tempo dobbiamo avvisare che chiunque dal metal voglia canzoni facili facili e melodie canticchiabili, dovrà stare alla larga da questo album. Invece gli amanti del doom più classico potranno trovare molte cose di loro gradimento in questo “Kosmodrom”.

Recensore: Mario “The Rocker” Giusfredi

Tracklist:
1. Sputnik-1
2. Voskhod
3. Kudryavka
4. Soyuz
5. Kosmonavt

Links:

https://monolithe.bandcamp.com/

https://www.facebook.com/monolithedoom

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