Recensione: VISIONOIR “The Second Coming”

Full-length,
Revalve Records (2021)

Non si può dire che Alessandro Sicur, mente di questo progetto denominato Visionoir, sia a corto di idee. Praticamente in questo album abbiamo talmente tanta carne al fuoco da poter distribuire idee e intuizioni per almeno dieci album di band “normali”.

Il progetto Visionoir giunge con “The Second Coming” al proprio secondo full-length, e segue il debutto del 2017, “The Waving Flame of Oblivion”. Spulciando un po’ nella discografia di Visionoir, salta subito all’occhio come il primo vagito sotto forma di demo porti come data 1998, ma poi il progetto è rimasto congelato fino, appunto, al 2017 con la pubblicazione del primo album di cui parlavo. Adesso pare che il buon Alessandro Sicur ci abbia preso gusto e ci ha fatto aspettare solo quattro anni per farci ascoltare un nuovo album.

“The Second Coming” è un disco non facile, questo va subito detto. Ma va anche detto che è un disco estremamente affascinante e sfaccettato. La concezione di “progressive” viene sfruttata appieno da questo musicista, che nei circa cinquantadue minuti di musica di questo album ci offre un mondo a parte, che a mio avviso va oltre il concetto puro di musica, ma si estende a quello di metal opera progressiva. La progressione è presente sia nella scelta di una tracklist che sembra essere pensata molto bene e che riesce a far addentrare l’ascoltatore nei meandri di un disco tutto da scoprire, ma è anche presente in ogni singolo brano, perchè si parte da un punto per arrivare sempre a sorpresa verso qualcosa di inaspettato.

Il merito di “The Second Coming” è proprioo questo, ovvero l’imprevedibilità, ma aggiungerei anche personalità e grande preparazione tecnico-compositiva. Inutile citare dei brani migliori o peggiori, siamo sempre su altissimi livelli, ma potrei solo consigliare a chi si approccia a questo disco di giudicarlo almeno dopo tre ascolti. E man mano che procederete ad altri ascolti scoprirete sempre qualcosa di nuovo. Quindi armatevi di pazienza e cercate di estrapolare un vostro discorso personale da questo disco.

Voce, chitarra, batteria, synth, campionamenti…E chi più ne ha ne metta. Tutto al servizio di un disco a mio avviso geniale e in grado di competere con artisti di fama internazionale. E il tutto è stato pensato, arrangiato, registrato e prodotto da un solo artista! Incredibile ma vero.

Un’altra volta l’Italia metal colpisce ancora.

Recensore: Travis

Tracklist:

1. Lost in a Maze
2. The Snooping Shadow
3. The Vulture Eye
4. Breathless
5. Horror Vacui
6. They Speak by Silences
7. No More
8. Born Like This
9. Silent Sea
10. The Second Coming

Line-up: Alessandro Sicur – Vocals, Keyboards, Piano, Bass, Programming

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