Recensione: “Reborn” il nuovo album di Detevilus Project

Detevilus Project. Un nome che ritorna fra le pagine della nostra webzine, stavolta con la pubblicazione del primo album ufficiale: ‘Reborn’ (2020 – autoproduzione).
Per Matteo Venegoni (ex Nekrosun) si concretizza finalmente ciò che nel 2010 (siamo in quel di Varese) era stato concepito come idea ancora labile e informe, ma con un indirizzo ben preciso: essere lui il solo ed unico artefice di tutte le fasi di composizione e realizzazione del suo futuro progetto, all’interno del quale far confluire influenze e stili variegati.
Fra i tanti generi di riferimento riscontrabili all’interno dell’album, il Djent/Nu Metal la fa da padrone – come si evince dagli ascolti di ‘The Mirror Within’, ‘Reborn’, ‘Dark Vibes’, ‘Warrior’ – con qualche traccia maggiormente contaminata col Death (‘Origins’, ‘Carve the Flesh’); ma l’intento compositivo sembra voler seguire un proprio dettame interiore, ricavato più da un flusso emotivo urgente che non da aspetti legati alla perizia tecnica o alla perfetta riproposizione di uno stile già codificato.
Ciò si traduce nell’ evoluzione costante di ogni singolo brano che, pur non rinunciando ai canonici riff esplosivi di chitarra/basso e alla voce in growl, tuttavia li declina in maniera estroversa ovvero maneggiandoli fino a quasi stravolgerne le fattezze (voci pulite, chitarre in clean ma effettate) oppure improvvisando accostamenti sonori stranianti e a tratti ‘baroccheggianti’, in quest’ultimo caso facendo anche leva sull’utilizzo di strumenti elettronici.
Di certo non sfuggiranno alcuni aspetti (per noi) critici del disco, come la predilezione per i lunghi assoli con la sei corde, o l’eccessiva durata di alcune digressioni sonore, ma sappiamo bene che la scelta di non percorrere vie banalmente scontate né facilmente percorribili, di solito, comporta dei rischi.
Rischi che è valsa la pena di correre, trattandosi pur sempre di esordio frutto di produzione home-made. Buona Rinascita a Detevilus Project!
Gianfranco Catalano – Noirocker.it
Il Detevilus Project nasce nel 2010 in provincia di Varese, da un’idea di Matteo Venegoni, ex chitarrista dei Nekrosun. Convinto per la strada dell’autoproduzione, il progetto prende vita solo nel febbraio 2019, una volta allestito un piccolo studio di registrazione in casa.
Rifacendosi soprattutto al Death Metal, al Progressive Metal e al Djent, lo stile del Detevilus Project prende elementi da ognuno di essi, fondendoli insieme.
Presentazione di “Reborn”:
Registrato durante la primavera/estate 2020, con un singolo uscito a Luglio, “Reborn” è il primo capitolo del viaggio del Detevilus Project.
L’album, composto da 13 canzoni, è la summa di tutte le esperienze e sperimentazioni provate da Matteo in 10 anni di vita del suo progetto.
Si possono infatti sentire le sonorità più tipiche del Death Metal, unite a intrecci tendenti al Prog, spunti Djent, sempre con un occhio di riguardo alla melodia. Accordature basse (chitarre a 7 e 8 corde), screams e growls, rafforzati talvolta da un cantato più “clean”.
I temi trattati sono diversi, si va dalla depressione, al ritrovare la propria identità, resilienza, amore e passioni, Madre Natura.
“Reborn” è un punto di arrivo, ma non di fermata, il viaggio del Detevilus Project riprenderà a breve.
Tracklist:
The Mirrorn Within
Origins
Reborn
Dark Vibes
Warrior
Mus
Delirium
Carve The Flesh
Only One
Stream Of Consciousness
Altered State
Cradle
Forgive Us
Credits:
Musica e testi: Matteo Venegoni
Prodotto da: Matteo Venegoni
Mix & Master: Matteo Venegoni
Artwork: Matteo Venegoni
https://www.instagram.com/stengraffiti/
https://www.instagram.com/luke_docwork/
Line up:
Matteo Venegoni
Genere:
Progressive Metal/Death Metal/Djent
Web links:
Facebook: https://www.facebook.com/detevilusproject/
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC09UnXe4qL_Xzq7aouRJo2A
Instagram: https://www.instagram.com/detevilusproject/
Spotify: https://open.spotify.com/artist/3mjhD9zuIeAQsGne3Io6Wj
BandCamp: https://detevilusproject.bandcamp.com/