Recensione: “Dark Mother” l’ultimo album dei 5 RAND

Rieccoli i nostrani 5RAND, band romana che a poco più di due anni dall’apprezzato debutto discografico “Sacred/Scared”, ritorna sotto esame con il nuovo “DARK MOTHER”, dopo il matrimonio contrattuale con la Time To Kill Records, avvenuto a Febbraio di quest’anno.
Partiamo fornendo alcune coordinate riguardo all’habitat musicale del gruppo in questione: sfera extreme metal, nello specifico Groove/Death Metal con svariati innesti (Thrash, Power, Industrial, Metalcore), voce femminile in growl alternata al clean dai sorprendenti sviluppi melodici, anche Pop se vogliamo.
Chi non ha mai ascoltato i 5RAND, penserà a questo punto che il confusionario pastiche musicale sarà presto servito ma “DARK MOTHER” è un’altra cosa, ve lo garantiamo.
Se siete scettici, fatevi bastare il tempo di una breve intro strumentale (“Collapsing Theory”) preparativa alla travolgente “Embrace the Fury”, prima vera canzone dell’album, per avere una prova esemplificativa del songwriting tipico di questa band: granitici riff (scuola Swedish in questo caso particolare) da cui scaturisce un ritornello che con incredibile forza ammaliante, si piazza dritto in testa, come quello di una hit radiofonica. Una soluzione, questa, che la band ha sperimentato con successo già nel primo disco e che ora, dopo un lavoro di affinamento messo in atto sia in fase compositiva sia in fase produttiva, suona più accattivante e funzionale al genere.
Ovviamente c’è tanto altro dietro al processo di scrittura e sviluppo dei brani quindi, per nostra/vostra fortuna, l’esempio di sopra è solo una riduzione semplicistica quasi assimilabile, per valore intrinseco, alla tabella degli ingredienti della Coca-Cola: puoi leggerla e pensare di aver capito com’è fatta ma poi assaggi la bevanda e ti rendi conto che il segreto della ricetta non ti è stato svelato del tutto.
Allora altro non resta che godere di questa malia musicale chiamata “DARK MOTHER”, creatura di definizione sfuggevole, per le innumerevoli specificità di ogni singola canzone, monolitica nel suo incedere ma abile a trasformare l’iniziale pretesa d’ascolto (la sua), in esigenza (la nostra).
E senza accorgercene, dalla thrasheggiante “Several Injuries” procediamo spediti verso lo sferragliare impetuoso di “The Awakening”, seguita dal metalcore moderno di “Black Ocean” (song ben focalizzata e soprattutto equilibrata), per poi finire nel tecnicismo invidiabile espresso in “Cold Deception”. All’improvviso tutto si ferma, il fiato è corto ed il grido (“Feel the End)” di un’anima straziata raggela il cuore e le membra, prima che dalle tenebre una melodia semplice, il maleficio di “Old Angel Midnight”, pretenda di possederci tramite un magnetismo magniloquente, ancora presente ma velato in “Blind Addiction”; prede inermi dell’insaziabile madre oscura, siamo investiti dallo straripamento finale di “Before the Flood” a cui non c’è scampo.
Il disco si chiude con l’apocalittica “Silent Spring” che, grazie all’ausilio di Francesco Ferrini (Fleshgod Apocalypse) in veste di arrangiatore, ci consegna una band letteralmente trasfigurata dall’eterno scontro di forze demoniache, infestanti le oscurità recondite della natura stessa, nostra “DARK MOTHER”.
La compattezza musicale è qui un fattore quasi naturale per i 5RAND, accompagnata da un ulteriore punto di forza: una line-up tranquillamente paragonabile ad una corazzata senza punti deboli. Il drumming è spietato ma sempre netto, il basso instancabile e persistente, la chitarra dritta come un treno durante le ritmiche, sontuosa nei solo e nelle parti melodiche, la voce potente ma ben controllata in growl, superlativa nei clean. Julia Elenoir assoluta punta di diamante.
Un album questo che dimostra il grande passo in avanti della band, ormai pienamente consapevole delle proprie forze, che da questo momento potrà permettersi di decidere verso quali mete proiettarsi.
5RAND la “DARK MOTHER” è finalmente domata!
Gianfranco Catalano – Noirocker.it