Intervista a Valerio Mirone voce degli “UTVEGGI”

Utveggi
Peppe Di Priamo intervista Valerio Mirone degli UTVEGGI

 

Ciao Valerio, grazie per la tua disponibilità.

Iniziamo! Allora, domanda di rito, come dove e quando nascono gli Utveggi?

“Ciao! Gli Utveggi nascono nel settembre 2012 in un pomeriggio irradiato dal calore di Castello Utveggio, palazzo in stile liberty che sormonta Palermo e dà il nome alla band.”

Mi incuriosisce sapere se qualche band vi ha inspirato particolarmente suggerendovi, in qualche modo, cosa fare?

“Lapalissiano a dirsi ma è così: le influenze sono molteplici. Se volessimo citarne qualcuna potremmo accennare a Marta sui Tubi, Elio e le Storie Tese, spolverate di Mr. Bungle, cannonate a suon di Skiantos e rudimenti di musica popolare a cappella.”

Come definireste il vostro genere musicale? In tanti vostri brani noto la presenza di sfumature ritmiche ed armoniche che, piacevolmente, si alternano, è così?

“Inizialmente parlavamo di alternative rock o prog rock, tuttavia i nostri testi non sono così aggressivi come nel primo caso e le strutture compositive, per quanto talvolta elaborate, non sono propriamente assimilabili a derivazioni di matrice perlopiù classica come nel caso del progressive. Da un po’ ci dilettiamo a definirci “divertissepunk”, sbilenca crasi tra divertissement (per il nostro approccio ludico alla scittura dei pezzi, in riferimento alla libertà totale nella miscela dei generi) e la nostra attitudine punk, con quest’ultima che si riflette nell’impatto musicale generale delle canzoni.”

Parlami un po di “Altri Mondi”, il vostro ultimo album.

“Sedici pezzi che mischiano un po’ di tutto: a livello musicale passiamo dal punk-rock al progressive, sfioriamo leggermente il math rock e ci inerpichiamo in motivetti marinareschi a cappella; dal punto di vista dei testi parliamo di soggetti un po’ bislacchi la cui esistenza nasce e declina da trame romanzesche e situazioni improponibili.
Si tratta, ironicamente, di vere e proprie icone di resistenza umana! Quasi tutto cantato in italiano, qualche virata in lingua giapponese e un unico caso in cui utilizziamo il siciliano ma in forma maccheronica.”

 

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So che mostrate particolare interesse verso la cultura orientale, il Giappone se non sbaglio, come mai?

“In Giappone ci siamo andati, il giapponese lo abbiamo studiato e ci incuriosiva utilizzarlo nei nostri pezzi in maniera giocosa o semiseria.”

 

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Il vostro simbolo, un cancelletto o hashtag, perché?

“Il cancelletto raffigurato in ogni nostro album appare sulla sciarpa di un pupazzo che abbiamo utilizzato per la copertina del nostro EP di debutto, “Boshi” (termine giapponese che vuol dire “cappello”). Non ha un significato particolare, è un cancelletto un po’ sdrucito, ci sembrava abbastanza semplice e iconico come logo e abbiamo deciso di mantenerlo.”

Come vi è venuto in mente di partecipare a Italia’s Got Talent? Pensi possa essere utile ad una band come la vostra la partecipazione ad un talent di questo tipo non esclusivamente rivolto alla categoria musicale?

“Allora…in realtà l’idea non è partita da noi! Ci hanno contattato a marzo dell’anno scorso (2016) dicendoci che eravamo stati segnalati alla produzione per questa nostra “stranezza” dei testi in giapponese. Dopo un colloquio conoscitivo a Catania ci hanno proposto di andare ad Avellino a sostenere l’audizione dal vivo di fronte ai quattro giudici e abbiamo accettato, anche solo per capire di che si trattasse.
È stato divertente, forse la cosa più interessante è stato rendersi conto di quale macchina efficiente operi dietro il tendone dello spettacolo: 60/70 tecnici in teatro che lavorano all’unisono e mostrano, nonostante la pressione e i ritmi sostenutissimi, una cordialità e professionalità che ti lascia ben sorpreso. Per il resto, abbiamo ottenuto quattro sì ma ci hanno eliminato comunque, direi che abbiamo vinto lo stesso!”

 

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Concludo Valerio, ti chiedo solo di dirmi quali sono le vostre tappe future, concerti, progetti musicali e quant’altro?

“Ci imbarchiamo in una tre giorni di live tra Roma, Padova e Torino rispettivamente il 19, il 20 e il 21 maggio, successivamente torniamo in Sicilia per le ultime due date prima dell’estate, il 27 maggio ad Avola e il 28 a Palermo. In autunno presenteremo il video-documentario sul nostro Utveggi Japan Tour, ovverosia otto concerti tra Tokyo e Kawasaki tenuti nel novembre 2015 e ripresi dal videomaker italo-sudafricano Alessandro Mariscalco. Che dire, ci divertissementeremo!”

Grazie ancora per la tua disponibilità! A presto!
“Grazie a voi! A presto!”

 

LA BAND
Valerio Mirone (voce)
Simone Giuffrida (chitarre, voci)
Bruno Pitruzzella (chitarre,voci)
Luca La Russa (basso, voci)
Giuseppe Montalbano (batteria, voci)

 

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