Intervista ai BANGOUT

I romani Bangout hanno messo il turbo per realizzare un album come “Paradise ’99”! Noi lo abbiamo recensito QUI e ne siamo rimasti colpiti molto positivamente e non crediamo di esagerare segnalandovelo come uno degli highlight del 2022 e non solo in ambito hard rock. La parola alla band…
1 – Ciao e benvenuti! “Paradise ’99” è un album a nostro avviso molto bello, vario e al passo coi tempi. Come siete riusciti a realizzare un album così interessante e maturo?
Ciao NOIROCKER.IT! Intanto grazie davvero, voi non potete nemmeno immaginare quanto ci emoziona sapere che il nostro lavoro, che ci è costato lacrime e sangue, possa piacere. “Paradise ’99” è stato scritto con tutto l’impegno e l’amore per la musica possibili, in un periodo della nostra vita dove abbiamo più consapevolezza (e capacità) e magari risulterà meno diretto e stradaiolo rispetto al primo album, ma dentro ci siamo noi al 1000%
2 – Vogliamo parlare del bellissimo artwork che accompagna il vostro nuovo album?
Per quanto riguarda l’artwork ci siamo affidati al disegnatore brasiliano Martin de Diego, che dopo aver ascoltato i brani e i nostri input ha avuto l’idea di ricreare un’atmosfera da sala giochi anni ’90, con i cabinet da sala giochi e dei ragazzi intrappolati al loro interno e in primo piano il proprietario con il suo sguardo inquietante. Dobbiamo dire che ha colto l’anima un pò dark dell’album mettendolo nel contesto temporale in cui siamo cresciuti!
3 – Parlateci un po’ della vostra carriera musicale in pillole, dagli inizia ad oggi.
I BangOut nascono nel 2010 e dopo un miliardo di live ci siamo fermati per qualche anno poi, con una nuova formazione, abbiamo voluto ricominciare quasi da zero, abbiamo stravolto il sound e siamo arrivati a far uscire “Paradise ’99”. Adesso ci aspetta un altro miliardo di live!
4 – State già pensando ad un nuovo album?
Per il momento siamo concentrati sulla promozione di “Paradise ’99”, stiamo riarrangiando qualche nostro brano in acustico e abbiamo un progetto con degli artisti di Malta che vedrà la luce a breve. Comunque abbiamo un sacco di brani inediti nel cassetto che aspettano!
5 – Come reputate la scena rock/metal italiana odierna?
Devo ammettere che spesso abbiamo molto da imparare dall’estero, però questo non toglie che in Italia abbiamo delle band underground straordinarie che non hanno nulla da invidiare a nessuno, il problema più che altro è che la musica originale sta pian piano sparendo e l’offerta e la richiesta puntano più su band tributo o cover, il che non è per forza sempre un male, ma di certo non aiuterà a far uscire le band valide allo scoperto, ma è pur vero che chi merita alla fine esce fuori ugualmente riuscendo a crearsi il suo seguito.
6 – In cosa pensate di distinguerti dalla massa? C’è un aspetto particolare che vorreste evidenziare?
Mah, non abbiamo mai pensato di doverci distinguere dagli altri a tutti i costi, come abbiamo voluto toglierci di dosso l’etichetta di “band che fa quel genere”, noi siamo i BangOut e possiamo piacere o meno, ma siamo noi e questo è quanto.
7 – Quali sono le vostre influenze musicali e che peso hanno sul vostro sound?
I generi che più ci hanno influenzato ovviamente sono l’hard rock e il metal nelle sue tante varianti, ma ascoltiamo di tutto e di tutto mettiamo nelle nostre canzoni, tanto alla fine suonano sempre da BangOut!
8 – Ultime parole libere. Grazie di essere stati con noi. Un saluto!
Un saluto gigante, supportateci, seguiteci, amiamoci! Stay Hard and Rotten Roll!
By Redazione