Recensione: “Crossing Parallels” il nuovo full-lenght dei DEEP AS OCEAN

La band Milanese DEEP AS OCEAN giunge al primo full-lenght ufficiale, pubblicato il 13 Dicembre con il titolo Crossing Parallels.
La creatura a cui Matt presta la voce, Alberto ed Manuele le chitarre, Matteo il basso e Riccardo la batteria, è un essere al cui interno scorre il sangue di un Metalcore moderno ed esplosivo, messo in moto da un cuore pulsante alimentato da pesanti concentrazioni di riff taglienti, innescati da un drumming intenso ed un’elettronica avvolgente a far da cornice al tutto. “The Sinking Ship” – primo singolo e video dell’album – è uno dei momenti più riusciti dell’opera dei Nostri, molto a fuoco su quei versanti divenuti ormai tipici di un certo Metal moderno costruito su strofe dalle ritmiche serrate e grooveggianti (con voce in scream) da un lato, e amabili refrain (cantati in clean) dall’ampio respiro melodico dall’altro. Lo stesso si potrebbe dire di “Hourglass“, altro singolo che stavolta – oltre al pregevole featuring con il cantante dei Novelists Fr, Matt Gelsomino – vede nella propria struttura un approccio tecnico affatto male; o delle successive “Knives & Flames” e “Oblivion“, ottime riprove di come i cinque sappiano calibrare e miscelare con consapevolezza ogni singolo elemento del proprio suono.
In “Underwater” possiamo piacevolmente rilevare alcuni elementi di novità, riconducibili all’alternative e al jazz (una strada, questa, che suggeriamo caldamente di approfondire) mentre “Feels like Nothing” risente positivamente del confluire di componenti technical/djent e del featuring con Andrea “Andy” Pali (SHARKS IN YOUR MOUTH) grazie ai quali viene allontanato il rischio (sicuramente alto in questo tipo di proposta) di una certa monotonia compositivo/esecutiva, come dimostrano alcuni momenti di “Floating Anchor” e “Black Rose“, nonostante il buon ritornello della prima ed il diverso imprinting pop-alternative della seconda.
Crossing Parallels è tuttavia un album in cui la maggior parte dei brani sembra azzeccata, merito di un songwriting snello ed una performance esecutiva d’impatto; inoltre, il sound finale conferisce al tutto una credibilità difficile da riscontrare in una band che potremmo dire ancora agli esordi. Noi ve li consigliamo ma siamo sicuri che in molti abbiano già messo un cuoricino sui DEEP AS OCEAN.
Reviewer: Gianfranco Catalano