Musica, passione….e tanta espressione artistica

Ciao Roberto, quando nasce la tua passione per la liuteria? 

Avevo appena quindici anni quando presi per la prima volta una chitarra in mano, e da quel momento in poi alternando periodi di  pausa a momenti di studio intenso, la passione per questo strumento è diventata sempre più forte.

Quando si è ragazzi, almeno nel mio caso, le risorse economiche sono spesso ristrette, ed è così che nasce dapprima la necessità e poi l’irrefrenabile voglia di sapere cosa nasconde questo strumento meraviglioso. E’ così che è nato il mio primo esperimento di liuteria, costruendo la mia prima chitarra elettrica.

Quali strumenti costruisci?

Chitarre classiche, acustiche, elettriche e bassi elettrici.

Qual è la difficoltà maggiore nel costruire uno strumento musicale?

Faccio una premessa, il legno è qualcosa di vivo, non si riuscirà mai a trovare due pezzi di legno, anche se estratti dallo stesso albero, che abbiano le stesse caratteristiche. La difficoltà maggiore è riuscire a dare carattere ad uno strumento adattandosi al legno di volta in volta.

Quali competenze deve avere un buon liutaio?

Sicuramente una buona conoscenza dei legni e la capacità di saperli scegliere. Da li, la padronanza degli attrezzi ed una preparazione teorica che sta alla base di tutto. Posso dire che spesso mi ritrovo a lavorare anche il metallo per adattare alcuni attrezzi o addirittura costruirne degli altri per migliorare il lavoro.

Che emozioni hai provato quando hai costruito la tua prima chitarra elettrica?

La prima chitarra l’ho costruita all’età di 16 anni ed è stato meraviglioso, non dormivo la notte, è stato emozionante completare il lavoro e subito dopo poterla provare.

Si può davvero affermare che uno strumento non sia mai uguale ad un altro?

Questa è una delle poche certezze che ho. Come detto, non esistono due pezzi di legno uguali, quindi sarà impossibile realizzare due strumenti identici, possono semmai essere simili, pur seguendo le stesse tecniche di costruzione. Inoltre, ritengo che lo strumento sia qualcosa di veramente personale, ad ogni musicista il suo.

Un liutaio si muove su di un’impronta storica o c’è spazio di manovra per un’eventuale ricerca su dimensioni o sonorità diverse dalle attuali? 

Sicuramente un liutaio ha bisogno di riferimenti che hanno fatto la storia di un determinato strumento, è naturale che avvenga un’ evoluzione dello stesso cercando di trovare soluzioni innovative sulle sonorità, non trascurando però l’estetica.

La ricerca è continua, anche se devo dire che nei decenni passati si è provato di tutto nelle forme come nei suoni. Piccoli cambiamenti possono fare la differenza , pur mantenendo certi standard costruttivi.

Cosa fa di una chitarra una chitarra eccellente?.

Avere un suono proprio, sentirla tua anche la prima volta che provi a suonarla, deve essere costruita a regola d’arte seguendo determinate tecniche di lavorazione e non mancare mai di un impronta estetica accattivante.

Quanto tempo si impiega per costruire una chitarra e quali sono le fasi essenziali per arrivare a costruirne una? 

Questa è una domanda a cui è difficile rispondere. Tutto dipende dal tipo di strumento che si vuole costruire , classica, acustica o elettrica. Le prime due posso accomunarle perché hanno delle fasi di lavorazione pressoché simili.

Sia le classiche che le acustiche hanno bisogno di almeno 170/200 ore di lavoro per quelle più semplici, poi se andiamo su lavorazioni più complesse, custom ecc. i tempi possono allungarsi anche di tanto.

Voglio semplificare il lavoro di realizzazione in cinque fasi fondamentali: iniziamo dal progetto, che può essere già esistente oppure da realizzare; nella seconda fase si passa alla scelta dei legni, stagionatura e tipo di taglio; successivamente prepariamo le varie parti dello strumento: fasce, fondi, tavola armonica , manico, tastiera ecc.; la quarta fase è quella che ti mette su un po di adrenalina perché si comincia ad assemblare tutte le varie parti e si delinea la forma; la fase finale comprende le rifiniture e la verniciatura che può essere fatta con diverse tipologie di vernici in base all’effetto ed il suono che si vuole ottenere.

Che tipo di legno usi?

Uso diverse essenze, che sono molto comuni in liuteria come, Acero , Abete Val di Fiemme, Cedro, Palissandro, Ebano, Amaranto, Ovangkol, a volte si va su legni diversi come Ulivo, Ziricote, Cocobolo, Zebrano ecc. Potrei elencarne molti altri ma credo che possano bastare.

L’essere cresciuto nell’ebanisteria di tuo padre quanto ha influenzato il tuo avvicinamento alla liuteria?

Direi tanto, perché è un mondo stupendo quello del legno, mi sento fortunato ad aver avuto la possibilità di stare a contatto diretto con questa meraviglia della natura, con tutte le sue varietà di colori e di profumi. Attraverso l’ebanisteria ho imparato a lavorare il legno, è stato il mio punto di partenza per poi passare alla liuteria.

Tu ti consideri un artigiano o un artista?

Sento di essere più un artigiano che un’artista. Considero l’arte qualcosa di sublime , di pura espressione interiore che trascende da qualsiasi canone costruttivo.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Ho portato avanti questo progetto con passione e dedizione. Questo lavoro mi rende entusiasta, la mia ambizione è riuscire a realizzare strumenti sempre più performanti costruiti prestando attenzione alle esigenze dei singoli musicisti.

fonte: http://castelvetranonews.it

Commenta

You may also like