Intervista a JACK BRAIN

1 – Ciao e benvenuto! “Shadow Archetype” è il tuo ultimo album, quindi credo sia importante presentarlo ai nostri lettori!
Ciao, grazie per lo spazio concesso al mio progetto solista. “Shadow Archetype” è un disco particolare e suggestivo, influenzato dalle sperimentazioni di artisti come Massive Attack e Aphex Twin e dalle atmsofere di Puscifer e Tool. Il titolo si rifà alle teorie Junghiane dell’archetipo ombra e i testi vogliono essere una sorta di percorso in cui il protagonista accetta la sua parte più profonda e istintuale per raggiungere un perfetto equilibrio. Il disco è una celebrazione del desiderio, della voglia di vivere e di realizzare i propri sogni.
2 – Vogliamo parlare dell’artwork che accompagna il tuo nuovo album?
Vista l’atmosfera un pò sexy dell’album, ho fantasticato pensando all’effetto che la musica avrebbe fatto su una bella ragazza (eheheh!). L’artwork vuole ironizzare anche sul mondo social dove siamo subissati da immagini e video provocanti.
3 – Parlaci un po’ del tuo mondo da musicista. Quanto tempo dedichi alla musica?
Dedico tantissimo tempo alla musica, è quello che più conta nella mia vita senza la quale sarei completamente perso. Mi ha aiutato più di una volta ad uscire da situazioni terribili e io devo tutto a lei. Per quanto riguarda la scrittura dei brani, mi basta abbracciare la chitarra per cominciare a sviluppare un’idea. Comincio sempre dalla parte strumentale,dopodichè costruisco le linee vocali e infine scrivo il testo.
4 – Stai già pensando ad un nuovo album?
Al momento non sto pensando ad un disco nuovo perchè non ho avuto il tempo per lavorare seriamente su nuovi brani. Mi piacerebbe realizzare qualcosa di fortemente avanguardistico, superare l’etichetta di alternative rock, magari con un abum strumentale.
5 – Come reputi la scena rock e metal italiana odierna? C’è qualche band che ti piace?
Sinceramente non ho seguito granchè la scena negli ultimi anni. Un lavoro che mi è piaciuto particolarmente di rock italiano è stato quello di Simona la Muta del 2018, un ep dall’incredibile energia. Mi piacerebbe magari in futuro collaborare con quest’artista, ho un brano che si adatterebbe benissimo ad una voce potente come la sua.
6 – In cosa pensi di distinguerti dalla massa, c’è un aspetto particolare che vorresti evidenziare?
Penso di distinguermi dalla maggior parte dei prodotti musicali odierni sia per una sincerità underground, (che manca soprattutto alle band che si ritrovano a firmare con grandi case discografiche) sia per il sound che introduce delle piccole novità in ambito alternative rock (accordature particolari e dissonanti).
7 – Quali sono le tue influenze musicali e che peso hanno sul tuo sound?
Tutto ciò che ascolto ha inevitabilmente peso in ciò che scrivo, semplicemente perché tutto ciò che assimiliamo e che ci piace viene poi rielaborato nell’inconscio. La mia influenza principale è sicuramente la scena grunge di Seattle degli anni ’80/’90 ma adoro anche molte band post punk e industrial. Per quanto riguarda la parte vocale magari posso ricordare Maynard James Keenan, ma è inevitabile in quanto in passato ho divorato i suoi progetti con miriadi di ascolti.
8 – Quando pensi che uscirà un tuo nuovo album?
Solitamente ogni anno pubblico qualcosa di nuovo, quindi non ci vorrà molto per ascoltare nuovi brani di Jack Brain.
9 – Ultime parole libere. Grazie di essere stato con noi. Un saluto!
Grazie a voi davvero per tutto